Skip to main content

Abbiamo partecipato al convegno tenutosi lo scorso 7 Novembre a Roma, volto ad avviare un confronto strategico tra rappresentanti del Governo, imprese e istituzioni sull’impatto della digital transformation sul sistema produttivo italiano.

Nella splendida cornice della Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, la numerosa e qualificata platea ha condiviso gli interventi focalizzati ad individuare le linee guida per la creazione di un vero ecosistema dell’innovazione, per il corretto utilizzo delle risorse pubbliche e private in campo e per una concreta declinazione sui territori di asset innovativi realmente disruptive e performanti.

Promotrice dell’iniziativa, insieme alla Fondazione Eyu, l’Associazione Officina 4Ne(x)t Production, nata per interpretare ed accompagnare la next production revolution, una sfida di cultura, di governance e di ecosistemi.

Davide D’Arcangelo, Presidente dell’Associazione, ha lanciato la piattaforma abilitante Officina 4Ne(x)t Production, interamente dedicata al 4.0, un osservatorio fluido di secondo livello che raccolga, confronti e abiliti indicazioni di policy, un hub per l’innovazione disruptive, interconnesso con i protagonisti di questa sfida.

L’apertura dei lavori è stata affidata agli interventi sul tema dell’Onorevole Salvatore Tomaselli, del Viceministro allo Sviluppo Economico Teresa Bellanova e del Prof. Bernardino Quattrociocchi, Direttore Scientifico del Centro Economia Digitale de La Sapienza.

Sono seguiti gli interventi di Oscar Pasquali, Capo Segreteria Tecnica MIUR, Giorgio Ventre, Direttore del Dipartimento Ingegneria elettrica dell’Università di Napoli Federico II e Carlo Napoli, Head of Open Innovation Culture di Enel.

La sessione successiva, dedicata ai modelli performanti proposti da Officina 4Ne(x)t Production per la creazione di un ecosistema a sostegno dell’innovazione, ha visto l’intervento di Franco Petrucci, Founder Decisyon, relativo al modello innovativo di accelerazione del 4.0 dei TechlHub Studios ed il successivo intervento sul primo smart district 4.0 affidato a Diego Ciulli, Public policy manager Google Italia, Sabrina Sansonetti, Business executive Noovle Srl e Pierluca Cecchini, CCO Sogetel Srl.

A seguire Andrea Gumina, G7 Sherpa Office della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha animato l’interessante tavola rotonda sugli interventi per sostenere l’ecosistema 4.0 che ha visto protagonisti Giuseppe Tripoli, Segretario Generale Unioncamere, Stefano Scalera, Consigliere del Ministero dell’Economia e delle Finanze e Franco Petrucci, Founder Decisyon.

La messa a sistema delle sollecitazioni e delle indicazioni fornite, è stata affidata in chiusura ad Antonello Giacomelli, Sottosegretario MISE alle Comunicazioni.

Nel confronto aperto in questa sede per dare avvio alla seconda fase di una delle più importanti sfide di politica industriale dell’ultimo decennio, gli attori coinvolti nell’implementazione del Piano Industria 4.0 hanno evidenziato le seguenti priorità d’azione:

  • Rafforzamento delle competenze: dai big data all’Internet of Things, fino alla logica data driven decision degli analytics; è fondamentale investire su figure professionali con competenze specifiche e allo stesso tempo trasversali che sappiano assicurare una governance per guidare i processi di transizione ed orientare un cambiamento così veloce, lasciando competenze all’interno delle aziende.
  • Incentivi agli investimenti 4.0: è necessario stimolare nuove forme di incentivi, che consentano di passare dalla fabbrica intelligente alla filiera connessa.
  • Network Nazionale Industria 4.0: è essenziale attivarlo per diffondere la conoscenza sui reali vantaggi derivanti da investimenti in tecnologie 4.0 e per orientare e supportare le imprese nella realizzazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.
  • Governance coesa: indispensabile per monitorare e correggere al bisogno, orientare la domanda e mettere a valore anche le risorse impegnate a livello locale/regionale ed europeo sul tema.
  • Fare sistema: il nanismo delle nostre imprese rappresenta un problema strutturale tipicamente italiano. E’ auspicabile che il Piano Impresa 4.0 intervenga anche per ricostruire le filiere, per immettere soluzioni fiscali che incentivino lo sviluppo di aggregazioni e la crescita delle aziende.
  • Fibra ottica: per il decollo di Impresa 4.0, la digitalizzazione gioca un ruolo chiave e con essa la fibra ottica che la abilita. Siamo di fronte ad una opportunità che non può affermarsi a pieno se non si dispone di un’infrastruttura digitale capillare ad alta velocità, da realizzarsi in tempi coerenti e con sistemi per la posa della fibra ottica che contribuiscano alla riduzione dell’impatto ambientale.